Fu l’Ersa, nel 1968, a farsi promotrice di questa cooperativa “con lo scopo di giungere alla costruzione di uno stabilimento per la trasformazione e la commercializzazione del prodotto locale, in Cormons”. L’opera, finanziata dal Ministero dell’Agricoltura, fu completata nel 1972. Da allora i Soci della cooperativa hanno rinnovato i beni a loro affidati con investimenti per ampliare l’immobile ed ammodernare le attrezzature per un importo che si aggira attorno ai 15.000.000 di euro. Ieri, grazie al lavoro dell’assessore regionale Stefano Zannier e del vicedirettore alle risorse agroalimentari, Maurizio Urizio, c’è stato il rogito sottoscritto dall’architetto Lara Carlot, quale delegata alla firma della Direzione patrimonio, e dal presidente della Cantina, Filippo Bregant. «Dopo un lungo percorso abbiamo raggiunto anche questo risultato, che si inserisce nel rinascimento della Cantina Produttori – ha dichiarato il presidente – voluto da questo nuovo Consiglio di amministrazione. Un processo di rebranding, una politica di contenimento dei costi, una riorganizzazione interna, che ha avuto un’accelerazione impressa dal nuovo direttore generale Alessandro Dal Zovo, insediatosi in azienda dall’aprile del 2019, evidenziato anche dagli indici positivi di crescita e dal risultato economico di bilancio, il migliore degli ultimi anni. Ora, con l’acquisto dell’immobile, aumenta il patrimonio e non vi sarà il costo della locazione, garantendo più sicurezza ai Soci, ai quali abbiamo liquidato le uve conferite nella vendemmia 2019 ad un prezzo aumentato del 15%. Ringrazio il Banco Bpm che ha voluto fortemente sostenere la Cooperativa in questa operazione». Soddisfatto e felice per lo storico risultato anche il direttore generale. «Questa acquisizione ci permette di guardare al futuro con serenità e di relazionarci meglio con il sistema creditizio. Abbiamo superato l’emergenza Covid senza grandi danni a livello commerciale, grazie anche alla G.d.o., avendo attuato tutte le strategie necessarie appena iniziato il lockdown, avviando la vendita on line, potenziando il wine shop, la consegna a domicilio e supportando la Rete vendita Italia non appena l’emergenza è terminata. Abbiamo chiuso a fine giugno il miglior bilancio dell’ultimo decennio, e la remunerazione dei soci è ritornata ad essere al centro della policy aziendale ed il primo obiettivo economico della Cooperativa. Certo abbiamo ancora dei punti critici da sistemare – spiega Alessandro Dal Zovo -, non ultimo il mercato estero, ma con l’inserimento di un nuovo export manager mi sento di dire che, finita l’emergenza pandemica in alcuni Stati strategici (non ultimi gli Usa), sapremo imporci grazie al grande lavoro di miglioramento della qualità dei vini che stiamo attuando. Un’azienda deve guardare al futuro con spirito imprenditoriale soprattutto se si tratta di una cooperativa ed è per questo che abbiamo nel nostro Piano industriale triennale investimenti per un milione di euro, i quali ci permetteranno di rendere ancora più efficiente l’impresa, ora che gli immobili strumentali sono nostri».
Si conclude pertanto il percorso che iniziò dal notaio Albano Delfabro, nel dicembre 1968, il quale certificò la costituzione della “Cantina sociale del Collio e dell’Isonzo”. Fu l’Ersa a farsi promotrice di questa società cooperativa «con lo scopo di giungere alla costruzione di uno stabilimento per la trasformazione e la commercializzazione del prodotto locale, in Cormons – si legge in una pubblicazione del 1972 -. Tale opera, finanziata dal Ministero dell’Agricoltura, è in fase di realizzazione e se ne prevede il completamento entro il 1972. I viticoltori saranno così in grado di valorizzare in modo determinante il prodotto di una zona dove la vite trova il suo ambiente più congeniale ed esprime il meglio di se stessa con prodotti di finezza e qualità indiscusse». Una decisione che diede rinnovata forza e sostanza ad una volontà che già si era espressa con la preesistente Cantina sociale Associazione Agraria Cooperativa Giuliana di Cormons che portò a casa sia il diploma di merito per vini fini e comuni di collina, che un terzo premio per l’allestimento del chiosco, già nel 1936, alla quarta Fiera dei Vini di Buttrio. L’impianto “per la trasformazione, tipizzazione e commercializzazione dei vini in Cormons” dal 1972 a oggi si è ingrandito e abbellito ed ha fatto conoscere in Italia e nel mondo i suoi vini.